domenica 15 ottobre 2017

AMORE VEGANO: EMPATIA BIPOLARE (E il bonifico ricevuto dalla Lobby dei Macellai)







Mi sono sempre chiesto una cosa: come mai un movimento, uno stile di vite, una filosofia di vita basata essenzialmente sull’amore e sull’empatia degeneri quasi sempre sulla violenza verbale e fisica e, quindi, sullo scontro?
Come mai, ancora, sempre la stessa ideologia che dovrebbe predicare pace e amore, manco si trattasse di un movimento composto dai nuovi apostoli del nuovo millennio, sprofondi sempre nell’insulto gratuito (il più delle volte sessista), negli auguri di morte, malattie e nelle minacce?



Ho conosciuto i vegani nel 2014 circa. Prima sapevo di loro, delle loro idee e di cosa si nutrivano. Non capivo, in realtà, cosa li spingesse, ad esempio, a non nutrirsi di latte, uova e derivati animali in generale (come il miele, i latticini, ma anche i prodotti contenenti lattosio; a evitare prodotti non alimentari che contenessero parti e/o derivati animali, e via dicendo).
Insomma, mi apparivano estremisti nel loro modo di fare e ci ho messo la bellezza di 2 anni per riuscire a capire le ragioni di cotanto “estremismo” (mi si passi il termine). Addirittura, rimasi basito di fronte alla scelta della maggior parte dei genitori vegani di svezzare i figli in modo vegano, ma anche di veganizzare i propri animali, come cani e gatti, questi ultimi carnivori di natura!
Ecco, se ho digerito (quasi) la scelta di crescere i figli vegani (ma proprio quasi), non ho mandato giù la fesseria di veganizzare i propri animali domestici.
Fu allora, quindi, che mi sono chiesto: perché? Cosa spinge questa gente a essere così estremista con sé stessa, ma anche con il prossimo?

Ora, prima di partire con l’articolo, alcune precisazioni.
So benissimo che l’intera frangia vegana è composta anche da vegani tolleranti e pacifici, quelli, in pratica, che se ne stanno per i conti loro senza rompere le scatole al prossimo e sono odiati dai loro stessi simili (i nazi vegani). Perseguono i loro ideali in silenzio, cercando magari di informare gli amici, ma lasciando loro libertà di scelta.
So per certo, ancora, che c’è una buona parte di onnivori completamente intollerante verso i vegani (ma che non si è mai spinta fin dove sono arrivati i nazi vegani).
E poi, in mezzo a tutti, ci sono i vegetariani i quali non rompono le palle a nessuno e se ne stanno buoni per conto loro, gustandosi questi battibecchi/scontri con una ciotola di pop corn tra le mani.

Ritornando ai vegani tolleranti, ahimè, ho notato che questa fazione è decisamente minore se paragonata all’enorme blocco di pazzi furiosi estremisti, tifosi da stadio, fanatici religiosi talebani. E lo dico a malincuore: i loro fini, infatti, i fini dell’animalismo in generale, sono pure comprensibili, perché, effettivamente, difficilmente si riesce a rimanere impassibili di fronte a immagini prese dagli allevamenti intensivi o, ancora, da allevamenti (fortunatamente non italiani) nei quali gli animali vengono maltrattati. Ancora, è anche grazie a una buona componente animalista se la vivisezione è VIETATA PER LEGGE (argomento di propaganda nazi vegana, ma non solo, sulla quale ritorneremo su un prossimo articolo) da circa 30 anni (al contrario di quello che molte scimmie bercianti vanno ancora ciarlando in giro), sostituita dalla sperimentazione animale, che prevede protocolli rigidi istituiti ai fini del massimo rispetto del benessere animale nei laboratori di ricerca.
Insomma, le battaglie che molti animalisti hanno portato avanti non sono del tutto sbagliate, al contrario; il problema è che diventano totalmente prive di senso quando gli stessi si dimostrano completamente fuori di testa! È il caso, ad esempio, dei bari presidi o blitz nelle macellerie, nei punti vendita McDonald’s (meta fissa degli animalari), degli assalti ai ristoranti non vegani (praticamente quasi tutti) e, per finire, dopo l’invenzione dei social network, alla diffamazione verbale sulle pagine Facebook delle attività di ristorazione che servono carne tramite shitstorm e recensioni false, delle pelliccerie e si potrebbe continuare ancora a lungo.

Ma allora: perché? Perché questa gente è sempre così incazzata? Perché, ancora, inventano fandonie dicendo che la carne rende violenti, che i carnivori (che sarebbero gli onnivori) sono cattivi e violenti, sadici assassini, ma poi sono sempre loro quelli che cercano lo scontro fisico, sono loro quelli che augurano la morte al prossimo, augurano malattie e tumori al prossimo, augurano alle donne di essere stuprate e, per finire, gioiscono della morte di un cacciatore, pescatore, ricercatore/farmacista/medico (vedesi Veronesi) o, ancora, di una semplice persona rea di mangiare o vendere carne?
Fino ad ora, non mi pare di aver visto nessun onnivoro (lo sono anche loro onnivori, ma lasciamogli credere di no XD) esultare per la morte di un vegano. Sarebbe da folli, da psicopatici, da deviati mentali.
Ecco, una risposta a questa domanda me la diede una mia amica ex vegana con la quale uscivo la sera e che poi si trasferì in un’altra città per lavoro; vegana tornata prima onnivora e poi vegetariana. Da onnivora proprio non stava bene con sé stessa e mangiare una pasta con il tonno la metteva fortemente a disagio, facendola sentire in colpa. Da vegetariana, invece, aveva trovato la sua dimensione e il suo equilibro fisico e mentale. Era felice, spensierata e allegra (ciò che da vegana, invece, non accadeva mai).
Le chiesi quindi perché. Lei mi disse che la vita, da vegana, era diventata un’ossessione, una sorta di incubo perenne: quando andava a fare la spesa doveva necessariamente trascorrere intere ORE nei supermercati (perché, purtroppo, supermercati interamente vegani non ce ne sono, in quanto ad oggi i vegani rappresentano solo il 3% della popolazione); ore a controllare ogni singolo ingrediente di ogni singolo prodotto, incazzandosi a morte quando, ad esempio, spuntava anche solo una minima traccia di un alimento di derivazione animale. E la cosa che la mandava più in bestia era vedere il resto della gente che faceva la spesa farla in maniera spensierata, senza stare a guardare se nelle merendine vi erano latte o uova, ma anche solo tracce pericolosissime (qualora l’alimento fosse stato prodotto in uno stabilimento che usava anche latte e uova), perché, in tal caso, si doveva fare i conti con la propria coscienza!
Per rendervi l’idea del livello di paranoia, vi mostro questo screen preso direttamente dal sito VeganHome (che personalmente, sotto certi aspetti, dovrebbe essere ribattezzato NaziVeganHome, ma vabbè…):




L’acido lattico! Io neppure me ne accorgo se c’è scritto sull’etichetta di un alimento se contiene acido lattico, non me ne frega davvero niente. E, come me, credo la quasi totalità della popolazione italiana!
Non riuscirei MAI a immaginare la mia vita da vegano, davvero: sempre a controllare etichette, sempre a rodermi il fegato perché nel supermercato non ci sono gli alimenti che desidero io, sempre incazzato perché nei supermercati ci sono i banconi della macelleria e della salumeria, sempre imbestialito nel vedere gli altri addentare un panino col prosciutto… Davvero: se questo è il prezzo (ortoressia, rabbia e follia), preferisco rimanere onnivoro. E vi parlo da onnivoro che in più di un’occasione si è messo in discussione, decidendo di optare per la scelta vegetariana, ma poi non l’ha fatto perché, guardando i risvolti che un’alimentazione priva del piacere del palato (non solo la carne) può avere sulla salute mentale, ha deciso di continuare a mangiare carne (poca), ma a mangiarla. 




Questo qui, ad esempio dice che se fosse stato un chirurgo e un ragazzo cacciatore gli si fosse presentata davanti in codice rosso a causa di un incidente a caccia, sarebbe in crisi.
No, davvero: siamo ai livelli del delirio totale!
Fortunatamente, a causa delle fantateorie vegazzare, secondo cui l’uomo è frugivoro (mangiatore esclusivo di frutta) e non onnivoro, come le lobby dei macellai, le università e i medici ci fanno invece credere, non credo vedremo mai un chirurgo vegano (figuriamoci fruttariano XD ).




Questo qui, invece, gioisce per la morte del figlio di un macellaio! Addirittura si è vantato di essere andato al funerale del ragazzo e di aver deriso e sbeffeggiato la famiglia, affranta dal dolore!
I livelli di pazzia si sprecano, sono inauditi!

C’è da dire, per onestà intellettuale, che moltissimi vegani si sono dissociati da questo folle, ma ciò non è servito a granché, perché mentre molti prendevano le distanze, tanti altri, invece, lo giustificavano:



Non gioisce, ma neppure dà contro al pazzoide di cui sopra. E, in fin dei conti, il macellaio se l’è cercata, perché «vabbè, allora è karma» (cit. Grande Sorella)






Questo qui augura neppure troppo velatamente un cancro a tutti gli ingoia salame (ovvero noi che mangiamo carne).



Questo, invece, è il post di una nota animalista showgirl, divenuta famosa non tanto per queste dichiarazioni (già di per sé gravi, al punto da meritarsi una potenziale querela), ma per quelle rilasciate dopo il terremoto del 24 agosto ad Amatrice. Le considerazioni su questo post le lascio a voi, così come quelle derivanti dal post che segue:




Davvero allucinante: una filosofia di vita, quella vegana, che aspira al rispetto reciproco e alla sacralità della vita, vedersi rappresentata da certi soggetti completamente fuori di melone (rimanendo in tema xD) che ne fanno una forma di estremismo assurdo e intollerabile




Questo screen neppure lo commento, sennò inizio a bestemmiare.




Questo, invece, uno dei tantissimi auguri di morte a un cacciatore, mentre l’individuo in quello che segue non mostra pietà neppure nei confronti di sua sorella:




Ma se è giusto sperare che la propria sorella muoia, perché non augurare la stessa sorte al proprio padre? Magari adoperandosi per accelerare i tempi?



E non possono mancare gli ormai classici auguri di tumore!




Auguri di tumore con insulti sessisti:




Euforia e gioia per la morte di una persona rea di aver mangiato carne e aver consigliato di mangiarne (e anche qui ci sarebbero gli estremi per una querela. Non che negli altri casi non ve ne fossero…):




E gli ormai classici “morite male in ospedale”: 




È giusto: perché solo gli onnivori si ammalano, solo gli onnivori finiscono in ospedale e solo gli onnivori muoiono di cancro. Poi, però, se gli ricordi che:

  1. I vegani sono un misero 3% della popolazione e, per la legge dei grandi numeri, se possiedo un’urna con 100 palline di cui 97 bianche e 3 rosse, è più difficile pescare una pallina rossa che una bianca, ergo è molto più difficile incontrare un vegano in ospedale che un onnivoro; 
  2. Steve Jobs, Linda McCartney e Sam Simon, tre personaggi famosi vegani (il primo, addirittura, fruttariano), sono morti di cancro, perché nonè affatto vero che la carne provoca il cancro

vanno in loop, hanno un corto circuito logico, non sanno più argomentare. Ergo, ti augurano di morire/avere un tumore/essere stuprato (se sei donna) e poi ti bloccano.
Normale. Logico oserei dire.

Anche con gli accostamenti non ci vanno per il sottile: secondo loro, mangiare carne è un crimine paragonabile alla pedofilia:






Quest’ultimo screen, invece, è stato preso da una pagina cancro di Facebook, gestita da un individuo che si crede divertente, ma che elargisce solo tanto ma tanto disagio, proprio come coloro che lo seguono. Se poi si prova ad educare cortesemente, cercando un dialogo, non si può e si viene bloccati. Perché? Beh, semplicemente perché non sa come argomentare (vedere i punti 1 e 2 di sopra).
Sempre sul tema veterinario onnivoro = pedofilo, vi mostro quest’ultimo screen preso dalla bacheca (pubblica) di una nota animalista (animalara) vegana (nazi vegana), la quale diffamò tempo fa il veterinario in questione, reo (udite udite!) di mangiare carne!
Inconcepibile nell’ottica nazi vegana il nutrirsi di carne, figuriamoci se a farlo è un veterinario! Ecco i commenti di uno dei suoi amichetti del cuore:




E mi fermo qui.
Potrei davvero continuare per ore e ore a scrivere e mostrarvi commenti idioti di gente malata che si crede superiore non solo a noi onnivori comuni mortali, ma persino agli stessi vegani tolleranti e pacifici, contro i quali hanno dichiarato guerra, aprendo addirittura un gruppo su Facebook (Vegonnivoro/onniGano Stammi lontano. Qui il link al disagio):










Capite perché sono sempre incazzati?
Perché c’hanno sempre fame! Stanno sempre a rosicare!
Davvero, non vedo altre spiegazioni (oltre alla palese carenza di vitamina B12) a tanta stupidità, follia, volontà criminale, superiorità morale e violenza di ogni tipo (fisica e verbale). 




E non poteva mancare chi osanna la dieta vegana come la migliore al mondo, perché, per giustificare le loro ridicole teorie frugivore, oltre a inventarsi il Gesùvegetariano, si sono anche inventati una loro medicina a parte (ma noi abbiamo dimostrato che la dieta vegana non è assolutamente la migliore. Qui e qui gli articoli di riferimento).

No ragazzi, davvero non ce la faccio.
A rivedere questi screen mi sta scoppiando il fegato (e non immagino a voi), meglio se mi fermo, sennò qui diventiamo tutti nevrotici.

Io credo che per me e per tutti, i vegani non rappresentino affatto un problema (anche se molti di loro vorrebbero l’instaurazione del regime vegano con tanto di polizia vegana xD Da malati mentali proprio!); il problema dei vegani sono i vegani! È il modo di fare dei pazzi che mette in cattiva luce i sani di mente i quali non prendono le distanze dai loro compagni pazzoidi, proprio perché, se lo fanno, verrebbero allontanati, derisi, umiliati e attaccati verbalmente (proprio come accade in una delle tante sette religiose estremiste che ci sono in giro).

Che dire: io spero davvero che il karma che i nazi vegani tanto invocano non esista davvero, che non esista nessun Dio, che non esista nessuna giustizia divina, perché laddove così fosse, beh, i primi a essere fottuti saranno proprio loro!
Confido, inoltre, nell’intelligenza del lettore che avrà sicuramente capito che il mio NON È un attacco rivolto ai vegani, ma a una parte di loro, la fazione del disagio, quella più estremista e fuori di testa composta da coloro che sono stati ribattezzati, appunto, nazi vegani.  

E nella speranza di non avervi fatto esplodere il fegato, disseminando lo stesso su tutte le pareti della vostra camera, vi do appuntamento al prossimo articolo in cui parleremo di… (sorpresa! Chi indovina sarà menzionato 😀 )

Un saluto a tutti, ragazzi e ragazze e alla prossima!

#theDeesagio

Il Muratore


P.S.: Si ringraziano le pagine Facebook dalle quali ho reperito molti screen (oltre alla mia, ovviamente), tra cui Vegano Stammi Lontano, Le Cazzate DeiVegetariani, AFavore Della Sperimentazione Animale, Senti Che Puzza (nel caso ne avessi scordata qualcuna, ditemelo, ché aggiorno).






































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AMORE VEGANO: EMPATIA BIPOLARE (E il bonifico ricevuto dalla Lobby dei Macellai)

Mi sono sempre chiesto una cosa: come mai un movimento, uno stile di vite, una filosofia di vita basata essenzialmente sull’amor...